Recensione – “Il Club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey” di M. A. Shaffer & A. Barrows (2024)

Recensione – “Il Club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey” di M. A. Shaffer & A. Barrows (1)

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Recensione – “Il Club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey” di M. A. Shaffer & A. Barrows (2)

È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto – e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita. Un libro raro, che farete fatica a dimenticare. Presto il film disponibile su Netflix.

Recensione – “Il Club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey” di M. A. Shaffer & A. Barrows (3)

Un libro con un titolo così non si può non leggere, mi sono detta qualche tempo fa. Poi, presa da mille altre storie e letture, lo avevo quasi dimenticato. L’altro giorno, scorrendo i titoli in uscita, ci sono inciampata di nuovo e ho capito che era il momento giusto. Mai decisione migliore, perché questo gioiellino vale davvero il tempo della lettura, e anche di più, e vi spiego perché.

L’epoca storica che fa da sfondo è quella terribile della Seconda Guerra Mondiale, appena finita, con i suoi strascichi di dolore e perdite, raccontata senza alcun auto compiaciuto voierismo, bensì con tenerezza e indulgenza e con uno sguardo che è un abbraccio a tutte quelle vite qualsiasi spezzate dagli eventi; i personaggi, tanti e meravigliosamente sopra le righe, comunicano scrivendo lettere, ed è in forma epistolare che il romanzo si sviluppa.

I luoghi: Londra e l’Inghilterra, uscita vincitrice dal conflitto appena terminato, ma ancora ferita da macerie e crateri, e un’isola nel bel mezzo della Manica: Guernsey.

Conosciamo Juliet a Londra, giornalista e scrittrice di buon successo che per un caso del destino, e a causa di un libro, si ritrova a conoscere ed intrattenere una fitta corrispondenza con gli appartenenti ad un Club di lettura sull’isola di Guernsey, da pochi mesi liberata dall’occupazione nazista, e ne rimane affascinata.

Decide quindi di partire per l’isola, mollando a Londra uno spasimante americano e milionario poco felice della sua decisione, ufficialmente per raccogliere materiale destinato al suo prossimo libro, in realtà perché enormemente attratta da quelle vite e quelle storie che ha solo appena sfiorato:

– Ho una gran voglia di saperne di più sul Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, e non unicamente per soddisfare la mia oziosa curiosità: adesso è mio dovere professionale fare la ficcanaso.-

Sull’isola conoscerà finalmente il suo primo corrispondente, Dawsey Adams, e tutti gli altri abitanti facenti parte del Club del libro e della torta di bucce di patata, donne e uomini coraggiosi, teneri, stravaganti, speciali. Conoscerà le loro storie, i loro dolori più nascosti, le manie innocue, i tradimenti e l’avidità. Conoscerà Elizabeth, senza poterla conoscere, donna meravigliosa, intrepida e coraggiosa, e sua figlia Kit, che imparerà ad amare profondamente. Riconoscerà l’amore e tutte le cose che contano.

Questo romanzo mi ha coinvolta visceralmente, mi ha fatto ridere, mi ha fatto piangere, mi ha entusiasmata. La scrittura fluida, lo humor innegabilmente anglosassone, la stravaganza di alcuni personaggi , la profondità dei sentimenti, tutto in quel micromondo ferito ma non domato, ricco d’umanità.

E lo dico con le parole che Juliet scrive a Dawsey in una delle sue prime lettere:

– Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel particolare ti condurrà ad un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E’ una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come scopo il puro piacere.-

Un piccolo capolavoro. Spero che il film renda davvero la ricchezza di sentimenti e sensazioni che questo romanzo mi ha regalato.

Consigliatissimo.

Questo è il trailer, emozionante, del film in uscita ad Agosto 2018:

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